mercoledì 14 aprile 2010

E’ partito l’emigrante…

A seguito di una trasmissione televisiva andata in onda ieri sera, mi sono trovata a fare delle riflessioni che mi piacerebbe condividere con voi.
Il filo conduttore dell’intera trasmissione è stato il quesito sulla veridicità o meno del declino del nostro paese. Non ho intenzione di parlare di questo, ma mi preme soffermarmi su un dato in particolare che è emerso dalla conversazione: sono stati quasi OTTOCENTOMILA i ragazzi del sud, diplomati e laureati, che nel solo 2009 hanno lasciato la propria terra d’origine, cambiando la loro residenza, per andare a lavorare nel centro nord.
So benissimo che tale informazione non appare strana a nessuno oggigiorno, ma vorrei riportare di seguito la definizione del termine emigrazione:

L'emigrazione è il fenomeno sociale che porta una porzione di una popolazione a spostarsi dal proprio luogo originario verso un luogo forse migliore. Quando vengono a mancare le condizioni necessarie al pieno compimento dei desideri dell'uomo, questo è spinto a cercare un luogo diverso da quello di origine "dove aver miglior fortuna". La separazione dalla terra d'origine è sempre sentita come una frattura nella vita personale.

Analizzando questa definizione ne viene fuori che le persone sono costrette ad emigrare perché non messe in condizione di soddisfare le proprie esigenze/desideri, frutto di sacrifici fatti per anni (nel caso dei giovani di cui si parlava sopra, passati sui libri e in strutture che ti offrono stage non retribuiti). Inoltre, chi emigra, non per forza si troverà in un luogo migliore di quello lasciato, infatti avere un lavoro non corrisponde allo stare bene, soprattutto se percepisci uno stipendio non proporzionato al costo della vita di quel posto o se ti ritrovi solo in un paese non tuo. Partire dalla propria terra procura una frattura nella vita della maggior parte delle persone, a maggior ragione se questa separazione non avviene per volere proprio ma per colpe altrui.

Le colpe altrui di cui non voglio parlare, ma delle quali credo se ne sarebbero potute evitare tante!

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